venerdì 13 agosto 2010

Cari amici,
vi scrivo seduto al Starbucks davanti a scuola. Ho finito gli esami! E sono mega contento, c'è un sole che spacca le pietre, la scuola è un turbinio di gente che fa casino, c'è chi fa le valigie per tornare a casa durante le 3 settimane di break prima dell'inizio del semestre autunnale.
Non posto niente dall'inizio delle lezioni, e se un buon 5% della colpa va dato alla mia pigrizia, il resto è dovuto al carico di lavoro che fin da subito mi ha travolto (onestamente, un po' inaspettatamente).
Sono stati 3 mesi intensissimi di scuola, quasi 4 di delirante vita statunitense. Ho imparato più cose in questo periodo che negli ultimi 2 anni di jazz in conservatorio, e ho avuto la fortuna di conoscere gente assolutamente yeah. Per dire, c'è chi è qui da oltre 2 anni, e mi ha detto che un estate così - per la gente, la festa e cmq in generale - non l'ha mai avuta (e io me la sono beccata al primo semestre... mica male nè??)
Mi aspettano le ultime due settimane amerigane, dopodichè tornerò in italia

Vado a studiare, che domani ho l'audizione per la borsa di studio!!
Pensatemi intenzizzimamente!!!!

G.

giovedì 27 maggio 2010

Ready, set, go!!



...e via, che sono partiti i corsi! Ahah un po' era come essere al primo giorno di scuola! A quanto pare i test della settimana scorsa sono andati bene, dal momento che mi hanno messo in corsi piu' o meno avanzati (Ear Training 2, Harmony 3, Atrranging 2, e bla bla altre cose che vi risparmio). L'orario settimanale e' cosi' frammentato che pare una groviera, ma l'importante e' che ho orari belli blandi... solo venerdi' inizio alle 9 di mattina poi per il resto dalle 10 in poi - bella!!
I prof finora non mi sembrano male, tutto molto competenti ma allo stesso tempo tranquillissimi, preferiscono essere chiamati per nome, robe cosi'.

Che dirvi, ho un nuovo coinquilino che e' fantastico, al di la' di ogni mia piu' rosea aspettativa: condividiamo praticamente tutto, facciamo la spesa assieme (no, non ci teniamo per mano e si', ad entrambi piacciono le ragazze). Si riesce anche a farci qualche discorso un po' serio. L'altro giorno abbiamo dato una pulita come si deve alla cucina, e adesso e' tutto un altro vivere! Poi per carita', anche la sua tv da 32' e l'Xbox 360 non guastano, ma vediamo di non essere troppo materiali ne'?
La svolta e' stata la scoperta del tetto! Abitiamo al sesto piano, e quindi facilmente saliamo su e la vista che si domina da quel punto e' pazzesca! Poi e' uno spazio bello ampio, su diversi piani tutti comunicanti, abbiamo in mente di organizzare un festino a breve, vediamo!! Poi considerando che in questi ultimi giorni ha fatto molto caldo e umido, andare a mangiare la sera sul tetto con la brezza e' una libidine incredibile, aaaaaaaaaah!!
A proposito, a pd che tempo fa? E' ancora schifetto o e' arrivata l'estate in tutta la sua prepotenza?? Qui al momento e' estatissima, ma a quanto ho sentito il clima di boston e' un po' inglesino: c'e' chi dice "non ti piace il tempo di oggi? basta che aspetti qualche giorno". Per dire, ieri sera ha piovuto di brutto, e dato che ero fuori e dopo mezzanotte non ci sono mezzi pubblici, abbiamo dovuto chiamare un taxi perche' non accennava a smettere, tanto per dire.
Bene, mi butto sotto la doccia perche' tra poco ho lezione di piano e dopo di arrangiamento.

Pollice, indice e mignolo in su a tutti voi, rega'!!!

G.

mercoledì 19 maggio 2010

"Welcome to NY dude! And watch your back..."



...con queste parole una tipa mi ha salutato da un taxi mezzo bloccato nel traffico della notte di Manhattan. Come dicono da queste parti, cool.
Ho fatto il viaggio BO-NY in un bus di una compagnia cinese, il più economico sulla piazza, ed ad ospitarmi nella grande mela c'era Marc Bacuyag, un ragazzo di 27 anni di origine filippine ma negli USA da quando ne aveva 10, insomma, qua da una vita. Ha la casa in un pittoresco quartiere del Queens dove c'è maggioranza di ispano-americani. In altre parole, sembrava essere tipo a cuba in un qualche paesino messicano: sapete, musica latino-americana, negozi caratteristici di vestiti, e tutto rigorosamente scritto in spagnolo, perfino la pubblicità sui cartelloni.
Beh che dire, NY è NY ed è esattamente come si vede nei film: taxi gialli canarino, palazzi altissimi, smog, la metro in puro metallo senza alcun colore (teribbile!!).
Venerdì sera, appena arrivato (il viaggio è durato tipo 5 ore) dopo una cena da re - dopo un paio di settimane andando avanti a pasta, verdura e ogni poco anche un bel po' di junk food, un piatto di spezzatino è in grado di farti venire le lacrime di commozione - il buon Marc mi ha portato a Times Square... che per chi non ha presente, è quella che si vede sempre in tv con i mega schermi che pompano luci e colori e spot e quant'altro 24 su 24. Quella.



Il giro è proseguito poi nella zona delle residenze universitarie, nota come "the Village". In questa zona ci sono fondamentalmente tutti gli studenti alloggiati nei college di Manhattan, ed è una gran figata. Avevo chiesto al mio cicerone di farmi vedere la NY NON turistica e ha capito al volo il ragazzo!



Anche l'esperienza della notte è stata una gordata, perchè dopo 2 settimane passate a dormire su un materasso buttato per terra, poter dormire su un letto di quelli seri, anzi più largo perchè divano-letto, è stato da paura.
All'alba delle 12 del giorno seguente ci siamo tirati su e dopo un brunch (insomma, troppo tardi per colazione, troppo presto per pranzo, ma cmq con la fame, ti fai qualcosa da mangiare in modo da poter tirare avanti almeno fino a metà pomeriggio!) siamo ritornati nella city per un giro abbastanza vago, non avevo cose in particolare che volevo vedere, era tanto per cominciare ad orientarmi... Siamo stati a Ground Zero, dove dopo anni di accesi dibattiti e controlli politici si sono finalmente decisi a ricostruire qualcosa. Saranno due torri, non gemelle e non alte così tanto come le precendenti ma cmq saranno belle imponenti, il tutto è spiegato bene dall'adiacente museo del 9/11. Il giro è proseguito per Wall Street, che boh, mi sarei aspettato qualcosa di più grande - ah, curatevi il video dei Rage Against the Machines Sleep now in the fire è girato lì (per gli hippies amanti del "combatti il capitale globale" ahahaha!!!)
Il giro poi è proseguito per il porto e il ponte di Brooklin. La sera poi era la Promo Night, se ho capito bene, e sostanzialmente è il cosiddetto ballo della scuola. E solitamente gli studenti, vestiti rigorosamente in smoking i maschietti e in modalità bella-cenerentola-con-tanto-di-coroncina-in-testa le signorine, noleggiano una limo in una decina e fanno il desfo dentro andando e tornando dal ballo.

Ho conosciuto un po' di GENte del posto (ahahah grasse risate per chi capisce!!), gente seria... e anche sabato è andato.
La domenica sostanzialmente l'abbiamo passata a central park, e tra un gruppo di breaker e l'altro, siamo finiti nello Strawberry field, il posto proprio di fronte il buon John Lennon è passato a miglior vita per mano di un fricchettone un po' troppo schizzato.
Doverosa foto di repertorio.



Ovviamente è praticamente sempre presente un qualcuno che suona tutta la completa discografia dei Beatles e di John lì vicino, con crogiolo di persone che cantano commosse annesso.
E bon fondamentalmente è abbastanza tutto qui. Sicuramente sto omettendo qualcosa, ma se qualcuno ha qualche curiosità da chiedermi si faccia avanti, cmq ho intenzione di tornare nella grande mela (chissà perchè poi si chiama così... chi lo scopre avrà un simpatico premio in omaggio).




Cambiando un attimo discorso, oggi ho avuto una giornatina non indifferente, considerando che alle 9 ho avuto il cosiddetto ESPA (Entering Student Proficiency Assessment), in pratica 3 ore di esame teorico per vedere le mie conoscenze in armonia, arrangiamento, solfeggio ecc ecc. Poi nel pome ho avuto l'audizione al pianoforte. E' stato simpatico perchè uno dei due docenti era un panzone mai visto, di lontane origini napoletane, che appena ha saputo che ero del Belpaese ha cominciato a chiedermi del cibo, non so perchè era fissato con la pasta aglio oglio e peperoncino. Chicche a parte, ho suonato il mio notturno di chopin e il mio pezzo jazz, mi parevano contenti ma aspettiamo a vedere quale sarà il verdetto finale. Ah, come se non bastasse, finito quello mi sono fiondato in un'aula per fare l'ultimo appello del giorno per la classe di inglese...uff!!!!!!

giovedì 13 maggio 2010

tu 'vo fà l'amerigano, mì no.

Come dice il detto (ovvio, se non lo dice il detto, chi altri può dirlo?? ...va beh, trip a parte), l'appetito vien mangiando. E trasformandolo di brutto e invertendo gli addendi, per la proprietà commutativa si può dire che il sentimento di identità nazionale lo acquisisci andando all'estero (e spero nessuno abbia da ridire sui miei costrutti grammaticali...).
Come qualcuno di voi già sa, solitamente non nutro una grossa considerazione per i turisti italiani quando sono fuori dall'italia: per esperienze che ho avuto si sono dimostrati quelli più maleducati e irrispettosi del fatto di essere "ospiti", e via discorrendo. Perla delle perle è stata la volta che ad un gruppo di italiani grezzissimi che mi hanno chiesto informazioni per una discoteca (in un inglese che non poteva che essere di italiani!) ho recitato la parte del krucco nordico e ho risposto in inglese. Da provare.



Però devo dire che da quando sono arrivato qui, ho cominciato ad apprezzare cose del Belpaese alle quali prima non facevo molto caso. Ad esempio - scontato ma sempre in prima linea - il cibo. Qui tirano avanti mangiando delle vere porcate. E' tutto un susseguirsi di fast food, sempre pieni, e non trovi un baretto o localino che sia indipendente. Sono tutte catene, che sia McDonald's, Wendy's, Starbucks e via via discorrendo. Certo, si trova anche roba di qualità ma la si paga bella salata.
Una delle cose che proprio mi ha fatto pensare è che qui la gente sostanzialmente vive sola nel suo mondo: la scena standard che si vede praticamente sempre è questa fila di persone in un fast food, nessuno parla con l'altro, tutti con le cuffiette bianche nelle orecchie. Prendono, mangiano e se ne vanno senza neanche una parola. Una tristezza pazzesca, a me è capitato solo un paio di volte di mangiare da solo e "diciamo che non fa per me". Per questa gente è la prassi. Così come lo è il saluto per strada: Hey what's up man? detto in maniera velocissima, senza neanche ascoltare la risposta. Non è una vera domanda di come stai, è una cosa così, tanto per dire qualcosa a qualcuno che si conosce almeno di vista. Dannatamente superficiale.
Almeno ho avuto la fortuna di conoscere qualcuno della scuola (anche italiani) che non rientrano nella categoria "superficiale", anzi si stanno dimostrando molto gentili e mi stanno dando un sacco di consigli intelligenti sia per usare al meglio la scuola in questi mesi sia per sopravvivere in questa gabbia di matti.
Sì, perchè di matti qui ce ne sono. Vuoi la tipa che cammina per strada guardandosi ogni 2 secondi ad uno specchio, vuoi il tipo che sfreccia a tutta velocità in bicicletta nel marciapiede limitandosi a suonare il campanello (poi se non ti sposti non è un suo problema) o ancora ad uno che improvvisamente comincia a toccare il palo del semaforo e comincia a rimbalzare da un palo all'altro cambiando direzione ogni volta tocca un ostacolo.
Come mi diceva qualcuno un po' di tempo fa, Americans are strange, man























Insomma, non è che mi manchi l'Italia, non ancora almeno, certo è che mi sto accorgendo di molte cose belle che abbiamo. Non saremo un paese dominante nell'economia globale, non saremo una superpotenza, abbiamo un sacco di difetti, ma guardando nella vita di tutti i giorni penso che la qualità della vita (intesa come abilità di intessere relazioni e gustarsi la vita) che abbiamo noi regà è tanta roba. Non siamo proprio secondi a nessuno.

Rocherol

martedì 11 maggio 2010

#1

Eccomi qua!!
Mi scuso con tutti per il ritardo, ma ho avuto bisogno di un po' di tempo per ingranare...!!

Bando alle ciance, scopo di questo blog è di raccontarvi, un po' come qualcuno mi ha chiesto, quello che mi succede da queste parti... però vedete di darvi da fare anche voi, fatemi sapere come vi va, come non vi va, cosa non vi fa dormire la notte ecc ecc... In realtà è tutto un esperimento, vediamo come reagisco a quest'esperienza del blog, se mi "piglia bene" o no ;)

Allora, per chi ancora non lo sapesse mi trovo a Boston per un periodo di studio al Berklee College of Music. Sono arrivato qua sabato scorso dopo un paio di giorni passati a Londra da un amico (Luca grazie ancora vecchio mio). Sabato mattina alle 10.55 sono partito da Londra e sono atterrato a Boston alle 13.30 circa. Sei ore di volo. Non poi così male se si ha da leggere, da mangiare e da dormire... fatto sta che arrivo in aeroporto e - disguido per un bagaglio preso per sbaglio a parte - mi sono imbucato nel primo taxi disponibile. Nessun problema ai controlli per il passaporto, tranne la leggera differenza tra l'avvenente agente di polizia che ti dava il benvenuto negli States nel video della sala e il burbero ufficiale di dogana reale così grosso che quasi non ci stava nella sedia che non si è neanche scomposto nel dirmi "buon giorno". Pace.

La prima bella notizia uscito dall'aeroporto è che il cell non funziona. Bene. Fortunatamente il tassista mi ha prestato il suo così ho potuto chiamare il ragazzo che mi ospitava. Il posto dove sono finito è abbastanza spartano, anche se sono stato in posti peggiori. Condivido l'appartamento con un ragazzo tedesco ed un francese.

Appena arrivato la sera stessa mi hanno portato a vedere un musica su Micheal Jackson prodotto dalla Berklee, e malgrado il mio orologio biologico segnasse le 6.00 di mattina non ho avuto grossi problemi nel seguire lo spettacolo. Che, va detto, è stato abbastanza pazzesco, perchè vedere il buon micheal interpretato di un cinesino - che per carità, cantava bene e ballava da paura - mi ha fatto un po' strano!

Da lì poi i giorni seguenti ho cominciato a girare per la scuola, conoscere un po' di posti e un po' di gente (una delle prime sere - sì, la scuola è aperta sempre - mi sono perso nell'interrato della scuola finchè una guardia non mi ha mostrato l'uscita). Ovviamente è enorme e pazzesca, penso che sia la Wonderland di ogni studente di musica, ad eccezione di quelli cui interessa solo musica classica, che da queste parti non è di casa.

Sono capitato proprio durante il momento degli esami finali, e la scuola era un fermento di gente ad ogni ora del giorno e della notte, con scene pazzesche di gente che dorme sui registratori o in un angolino della biblioteca. Qualcuno penserà: "eh va beh potevano organizzarsi e non trovarsi all'ultimo momento". Almeno, questo è stato il mio pensiero. Ma esponendo la mia opinione a della gente la risposta che ho ricevuto è sempre stata la stessa "sì sì vai tranquillo che non è una questione di organizzazione... capirai tutto quando ti troverai anche tu agli esami di fine semestre".

Cmq dopo la fine della sessione di esami, venerdì, la scuola si è svuotata improvvisamente: un sacco di gente è partita per le vacanze estive, la scuola ufficialmente è chiusa (e non posso neanche accedere alle practice rooms per strimpellare un po') e in giro è un po' calata la movida.

...eeeee comunque mi sono già stancato di scrivere, quindi saluti e baci baci, vi aggiornerò a breve!!

Bella lì regà